Vitigni autoctoni, vini autentici

Dicono che un vino somigli al suo produttore.
Non so se sia vero in assoluto, ma nel nostro caso, lo è.

Viticultura sostenibile, vitigni autoctoni, valorizzazione e protezione del territorio, sono per me valori imprescindibili, che ispirano quotidianamente il mio modo di fare vino. Ed anche il mio modo di intendere questo, che è uno dei più grandi piaceri della vita.

Quando degusto un vino, mi piace fare il primo sorso ad occhi chiusi, per lasciarmi pervadere dalle sensazioni. Mi aspetto di percepirne sentori e note che mi raccontino un territorio, la sua storia e quella della filosofia di vinificazione del produttore.

È questo il motivo per il quale ho scelto di puntare solamente su vitigni autoctoni: perché vorrei che tutti, degustando un vino Strappelli, potessero entrare in una narrazione profonda di ciò che siamo e del contesto in cui viviamo.

Che cosa si intende per vitigni autoctoni

Per farti comprendere perché siamo così orgogliosi della nostra scelta di puntare su vitigni autoctoni, partiamo dall’origine del termine.
La parola “autoctono” è di derivazione greca ed è composta da autòs che significa “stesso” e chtòn che vuol dire “suolo”.

Un vitigno autoctono, dunque possiede un legame inscindibile con il terreno nel quale è impiantato, tanto da esserne un vero e proprio portavoce: grazie alle modificazioni avvenute nel corso del tempo e derivanti dal territorio stesso, assorbe le caratteristiche tipiche di quella terra, che lo rendono unico.

È possibile, volendo, impiantare un vitigno tipico di una zona geografica d’Italia in un’altra, ma il risultato finale non sarà neppure paragonabile all’originale.
Ogni territorio ha delle particolari caratteristiche pedoclimatiche, che lo rendono vocato alla produzione di una determinata tipologia di uve e non di altre.

L’Italia è particolarmente ricca di vitigni autoctoni: ce ne sono 350 varietà, ognuna riconoscibile in base a forma e colore del grappolo, dell’acino, delle foglie e proprietà organolettiche.

Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano d’Abruzzo, Pecorino, Passerina e Malvasia

Questi sono i vitigni autoctoni sui quali abbiamo deciso di puntare e che danno origine a tutte le nostre etichette.

Coltivati in biologico e poi lavorati in cantina, si esprimono attraverso i nostri vini, classificati in tre linee, anch’esse dalle caratteristiche ben definite ed espressione, ognuna, della nostra filosofia di cantina.

Sulla Linea Strappelli, c’è la mia firma. All’interno di ogni bottiglia c’è tutto il valore, la passione, la conoscenza che rende Cantina Strappelli ciò che è.

La Linea Colle Trà segue un processo di fermentazione spontanea in cui non è previsto l’utilizzo di lieviti selezionati, ma solo ed esclusivamente di lieviti indigeni, quelli cioè per natura presenti nel grappolo. I vini non subiscono processi di chiarifica, filtrazione e stabilizzazione tartarica.

E, per chiudere in bellezza, le bollicine: i nostri Spumanti brut, Passerina, Pecorino e Rosè, raffinati e conviviali.

Voglio chiudere con un consiglio, dato il periodo particolare: se vuoi fare un regalo che parli di un territorio che racconti una storia, che sia capace di regalare emozioni e che faccia percepire passione, i vini Strappelli potrebbero essere un’ottima idea!

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