Vendemmia 2022, il nostro racconto

Mancano ancora pochi filari ed anche la vendemmia 2022 entrerà nel cassetto dei nostri ricordi più preziosi. Perché questo è forse il momento nel quale, più di ogni altro, si può respirare tutta la poesia che porta con sé il nostro lavoro.

Il ciclo di maturazione delle uve arriva a compimento e si incrocia con la maestria che contraddistingue una raccolta fatta ancora a mano, grappolo per grappolo, selezionando pazientemente quelli che hanno raggiunto il giusto grado e lasciando ancora sul tralcio, per essere ripresi successivamente, quelli che hanno ancora bisogno di un po’ di tempo.

Perché la Natura va ringraziata ed aspettata. E noi lo facciamo così.

Ognuno a suo tempo

La vendemmia 2022 si è aperta con la raccolta precoce delle uve Pecorino.
Erano i primi di settembre quando, dopo un’attenta analisi del grado di maturazione degli acini di questo vitigno, abbiamo deciso fosse il momento giusto.
Filari e filari, percorsi con calma, prendendo delicatamente in mano il grappolo e tagliandolo per liberarlo dal tralcio.

Molto importante è anche l’attenzione con la quale si ripone l’uva nelle cassette, altro passaggio fondamentale della raccolta fatta a mano: bisogna essere attenti ad evitare, per quanto possibile, lo schiacciamento del chicco.
Allo stesso modo, è bene che, una volta riempite, le cassette vengano portate il più rapidamente possibile in cantina e refrigerate. Lasciarle sotto il sole, specie in presenza di giornate particolarmente calde, anticipa il processo di fermentazione nel grappolo.

Possono sembrare tutte attenzioni di poco conto, ma puoi crederci quando diciamo che ogni dettaglio, per noi, ha un enorme valore: quando il vino lo si fa in vigna, cercando di mantenerne l’autenticità, l’attenzione non è mai troppa.

Dopo il Pecorino, siamo passati ai vitigni Passerina, Malvasia e tutte le altre uve bianche che compongono i nostri vigneti.

Come saprai, non esistono uve rosate: il Cerasuolo si ottiene da uve Montepulciano in purezza, vinificate in bianco.
La seconda fase quindi, ci ha visti attraversare con attenzione i filari di Montepulciano per monitorare il grado di maturazione e poi selezionare quelle uve che potessero garantirci una gradazione alcolica finale attorno ai 12,5°-13°.

Ultimo atto, ancora in corso, la raccolta del “Re”: il Montepulciano d’Abruzzo.
È il vitigno più rappresentativo del nostro territorio, quello che ne racchiude la potenza e l’intensità.
La selezione delle uve attraversa in questo caso due passaggi: uno in vigna ed uno in cantina, quando decidiamo se l’annata è stata abbastanza importante da permetterci di produrre anche il Celibe.

Vendemmia 2022, cosa ci aspettiamo in bottiglia

Vendemmiando a mano ed operando un’attenta cernita delle uve, possiamo già avere un’indicazione di massima sui risultati che ci attendiamo dai vini 2022. Tuttavia, è bene sottolineare che solo successivamente, dopo le lavorazioni in cantina, potremmo effettivamente capire la qualità dell’annata e definire che cosa imbottigliare, che cosa destinare alla vendita al minuto e se realizzare o meno le nostre preziose Riserve.

Non bisogna avere fretta. E questo, chi vuole fare vini autentici, lo sa molto bene.

Possiamo però sbilanciarci è parlare di una buona annata.
Il caldo opprimente che ha contraddistinto questa stagione da maggio a fine luglio è stato poi mitigato dalle abbondanti e provvidenziali piogge di agosto, che hanno rimesso in equilibrio l’andamento vegetativo della pianta.

Ci aspettiamo vini equilibrati, sia per gradazione alcolica che per acidità.

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